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Competition Policy

Cos'è la politica di concorrenza?

La concorrenza obbliga le imprese a offrire continuamente la miglior gamma possibile di prodotti ai prezzi più convenienti perché, altrimenti, i consumatori compreranno da altri. In un libero mercato, il commercio dovrebbe essere un gioco competitivo i cui beneficiari ultimi siano i consumatori.

A volte le imprese cercano di limitare la concorrenza. Per assicurare il buon funzionamento dei mercati, occorrono autorità come la Commissione che impediscano o correggano i comportamenti anticoncorrenziali. La Commissione controlla:

  • gli accordi di limitazione della concorrenza, ossia i cartelli e gli altri accordi sleali nei quali le imprese si mettono d'accordo per non farsi concorrenza e spartirsi il mercato
  • gli abusi di posizione dominante, ossia i comportamenti con i quali un'impresa molto forte cerca di escludere i concorrenti dal mercato
  • le concentrazioni, ossia le fusioni e gli altri accordi con i quali due o più imprese uniscono le loro forze, definitivamente o temporaneamente, il che è legittimo purché il mercato si espanda e i consumatori ne ricavino un vantaggio
  • le liberalizzazioni, ossia l'apertura alla concorrenza di mercati come quelli dei trasporti, dell'energia, delle poste e delle telecomunicazioni, in precedenza spesso riservati a un'azienda statale che operava in regime di monopolio: in questo caso occorre assicurarsi che il processo di liberalizzazione non lasci l'ex monopolista in una posizione di indebito svantaggio
  • le sovvenzioni statali alle imprese: i governi possono dare un sostegno finanziario alle imprese solo se gli aiuti non falsano la concorrenza tra le imprese dei diversi paesi dell'UE e non danneggiano l'economia nel suo insieme
  • l'operato delle autorità nazionali garanti della concorrenza, che sono anche responsabili dell'applicazione di una parte del diritto della concorrenza dell'UE, in modo che sia fatto rispettare allo stesso modo in tutta l'Unione.